Schermidrici dal passato: Julie d'Aubigny


In occasione dell'8 marzo, Festa della donna, abbiamo pensato di ripercorrere le vicende di un personaggio storico femminile controverso e in anticipo sui tempi, legato a filo doppio con il mondo della scherma: Julie d'Aubigny, detta La Maupin.
Julie d'Aubingy fu una cantante d'opera bisessuale del 17° secolo, nonché provetta spadaccina: oltre a calcare i palcoscenici più importanti dell'Opera del tempo, nel corso della sua vita, uccise o ferì almeno 10 uomini nel corso di duelli all'ultimo sangue.
Julie era nata in Francia nel 1670 in una situazione di agiatezza economica, privilegio e opulenza. Suo padre era segretario di Luigi di Lorena - Conte di Armagnac, il quale aveva il prestigioso incarico di Grand Ecuier alla corte di Luigi XIV. La giovane Julie venne così istruita nelle arti della danza, del disegno, della lettura e della scrittura ma entrarono a far parte della sua educazione anche discipline che, all'epoca, non erano considerate propriamente femminili: imparò ad andare a cavallo, infatti, e a tirare di scherma.
Crescendo circondata da uomini, la bellissima Julie, dai capelli corvini e gli occhi azzurri, sviluppò una personalità estremamente particolare.
All'età di 16 anni Mademoiselle d'Aubigny divenne amante del Conte d'Armagnac e, conseguentemente a questo, venne introdotta a corte. In seguito il suo protettore e amante la fece sposare con il signor de Maupin di Saint-Germain-en-Laye. Quando il marito ottenne un prestigioso incarico nel sud della Francia, Julie decise di restare invece a Parigi, dove iniziò a farsi chiamare "Mademoiselle Maupin".


Per un po' divenne amante di un Maestro di scherma che di Marsiglia, che la aiutò a perfezionare le sue abilità di spadaccina. A quel punto, Julie iniziò  a tenere spettacoli a Marsiglia per arrotondare: le esibizioni consistevano in un paio di numeri canori e terminavano con la sfida a duello di volontari dal pubblico.
La leggenda sostiene che fu proprio durante una di queste esibizioni che un impresario notò le sue qualità canore e fu talmente impressionato dal suo timbro da contralto che le permise di intraprendere la carriera di cantante d'opera, nientemeno che all'Opèra di Parigi, all'epoca il palcoscenico più importante in assoluto.
La sua voce e i suoi modi stravaganti resero La Maupin estremamente popolare tra il pubblico e la donna potè interpretare alcuni tra i ruoli più importanti dell'opera. I rapporti con i colleghi, tuttavia, si rivelarono particolarmente travagliati ed impetuosi: furono numerosissimi quelli con cui intraprese burrascose relazioni o sfidò a duello.
Tra gli aneddoti più famosi che la coinvolsero, i numerosi duelli per conquistare la collega Marthe Le Rochois.
Mentre la sua carriera di cantante proseguiva, parallelamente Julie divenne una vera e propria professionista dell'arte del duello. Durante un ballo a corte nel 1693 riuscì a tenere testa a tre uomini, sfidati a singolar tenzone. I duelli, tuttavia, erano proibiti dalla legge del re e, per questo, La Maupin fu costretta a fuggire a Bruxelles in attesa che le acque si calmassero.
Durante questo periodo, secondo la leggenda, divenne maestra di scherma e amante dell'Elettore di Baviera, Massimiliano Emanuele.
Dai primi del Settecento, La Maupin tornò a Parigi, dove si dedicò con fervore all'attività di cantante lirica. Appositamente per lei venne scritta la parte di Clorinde nell'opera Tancréde, di André Campra.
La movimentatatissima vita di Madame d'Aubigny si concluse in maniera decisamente più "calma": dopo essersi ritirata dalle scene e riconociliata con il marito, dopo la morte di lui si ritirò in un convento in Provenza, dove morì nel 1707.


Liberamente tradotto da Claudia Falcone, immagini reperite da internet.