Per tutta la giornata di ieri, il PalaScherma di Ancona ha ospitato
la Terza Prova Interregionale GPG, che ha visto sfidarsi gli atleti
sotto i 14 anni appartenenti a tre regioni: Marche, Umbria e Abruzzo. Le
specialità disputate per prime sono state la Sciabola e la Spada e,
proprio in quest'ultima, la Teate Scherma è stata presente, con una
selezione di quattro atleti. I rappresentati "Verde Teate" sono stati,
in questa occasione, Riccardo Cilli, Chiara Cotugno, Giuseppe D'Ambrosi e
Silvia Falzani, rispettivamente nelle categorie Ragazzi-Allievi,
Ragazze-Allieve, Giovanissimi e Bambine.
La competizione svoltasi ad Ancona rappresenta la tappa conclusiva delle
prove di qualificazione Interregionale per quanto riguarda il ciruito
italiano Under 14;
le prime due prove si erano svolte ad Ottobre ad Ariccia e a Febbraio a
Pescara. Gli atleti coinvolti, quindi, concluderanno la propria stagione
agonistica a Riccione, durante il Gran Premio Giovanissimi, evento
finale, ospitato nel PlayHall, che durerà la bellezza di sette giorni.
L'Onda Verde ha disputato, ad Ancona, un'ottima gara, regalando grandi
soddisfazioni nel femminile, dove entrambe le atlete presenti sono
salite sul podio.
La prima a tirare è stata Chiara Cotugno, nella categoria unificata
Ragazze-Allieve. Pur trovandosi di fronte, a causa dell'unificazione
delle categorie, avversarie più grandi ed esperte, l'atleta ha condotto
una gara in crescendo: un girone superato in scioltezza le ha permesso,
con tre vittorie, di accedere alla fase ad eliminazione diretta partendo
dalla decima posizione e di passare di diritto al successivo turno. La
vittoria di quest'ultimo, grazie ad un assalto condotto con lucidità e
strategia, le ha consentito di guadagnarsi l'accesso nelle 8 e di
assicurarsi una medaglia. Purtroppo, l'assalto di accesso alla
semifinale non le è stato favorevole: sconfitta per il punteggio di
15-13, ha dovuto accontentarsi del settimo piazzamento.
A salire poi in pedana per difendere i colori della Società è stata
Silvia Falzani nella categoria Bambine, la prima categoria agonistica in
assoluto. Nonostante la giovanissima età, anche la piccola atleta è
stata decisamente all'altezza della situazione, conducendo un girone
molto positivo e classificandosi quarta al termine della fase di
qualificazione. Il buon piazzamento ottenuto al termine del girone le ha
permesso di misurarsi direttamente nella fase dei quarti di finale.
Dopo un assalto con freddezza degna di un'atleta d'esperienza, la
vittoria per 10-7 le ha aperto le porte della semifinale. Qui, la
giovane schermidrice ha pagato l'emotività e la fatica e non è riuscita
ad aggiudicarsi l'accesso alla finale. La gara condotta le ha permesso,
comunque, di salire sul podio, avendo conquistato il terzo posto. Il
risultato è fondamentale per l'atleta e ha riempito di soddisfazione
Dirigenti e Maestri.
Le categorie maschili non hanno regalato, purtroppo, medaglie, ma non
sono state avare di emozioni e soddisfazioni. Il primo atleta è stato
Riccardo Cilli, nella cetegoria unificata Ragazzi-Allievi. Impegnato
nella gara più difficile della giornata, Riccardo ha saputo comunque
mantenere il sangue freddo e condurre la sua gara con prontezza e
mestiere. Ha pagato, tuttavia, l'inesperienza dovuta alla carriera
ancora breve (si trattava, infatti, della sua seconda gara) durante la
prima diretta, dove ha incontato un avversario decisamente più esperto.
La sua avventura si è fermata al ventunesimo posto, ma va considerato
sicuramente in positivo per via dell'enorme crescita personale e tecnica
dimostrata.
Giuseppe D'Ambrosi nella categoria Giovanissimi, invece, alle prese con
la seconda prova in carriera, ha condotto un girone discreto, ma è stato
tuttavia penalizzato da una certa dose di emotività, naturale durante
le prime competizioni, ma che ha influito non poco sul rendimento del
giovane spadista. La sua corsa si è fermata ad un passo dal podio:
proprio a causa della propria agitazione e della maggiore esperienza
dell'avversario, ha mancato l'accesso ai quarti di finale, sconfitto con
il punteggio di 10-8.
Resta la soddisfazione di un nono posto e la certezza di aver condotto,
soprattutto durante l'ultimo assalto, un'ottima e sempre più lucida
prova.